Emergenza immigrazione, la lettera delle Ong all'Unione europea
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Direttore: Alessandro Plateroti

Porti aperti in Italia e in Europa: le richieste delle Ong all’Unione europea

Sea Watch 3

Le Ong scrivono all’Unione europea per provare a risolvere la battaglia con gli Stati. Chiedono di poter agire nel Mediterraneo e di poter approdare nei porti prima che gli stati trovino un accordo per la distribuzione delle persone.

La politica relativa all’immigrazione inaugurata dall’Italia di Salvini ha creato un clima di instabilità in Europa ma anche all’interno delle Organizzazioni Non Governative, prima in qualche modo spalleggiate e ora duramente accusate addirittura di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La lettera delle Ong all’Unione europea

Di fronte a un clima di emergenza, circa cinquanta organizzazioni europee hanno inviato una lettera all’Unione europea perché si muova in maniera concreta per mettere fine a una situazione complicata soprattutto per le persone che fuggono dalla Libia e dalle zone di guerra.

Sea Watch
fonte foto https://twitter.com/seawatchcrew
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Condivisa da il Giornale, la lettera lettera non menzionerebbe mai in maniera diretta l’Italia o membri del suo governo. L’accusa riguarda i lunghi dibattiti tra i paesi dell’Unione europea mentre decine di persone restano in alto mare in attesa di un accordo quasi mai facile e immediato. Come se non bastasse, le Organizzazioni Non Governative sarebbero costantemente soggette a pressioni e attacchi pubblici.

Le richieste delle Ong all’Unione europea: porti aperti e accordi rapidi

La richiesta avanzata dalle Ong è quella di poter agire liberamente nel Mediterraneo – in occasione di emergeza – e di poter fare accesso senza troppi compromessi nei porti europei così da poter far sbarcare le persone in un porto sicuro in attesa di un accordo per il ricollocamento.

Sea Watch
Fonte foto: https://twitter.com/SeaWatchItaly

Altra richiesta è che le persone soccorse in mare non vengano riconsegnate alla Guardia Costiera libica, visto che è proprio da quel paese che in molti fuggono terrorizzati a causa delle violenze e delle torture, in molti casi confermate anche dalle autorità occidentali.

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ultimo aggiornamento: 4 Febbraio 2019 11:00

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